mercoledì 6 gennaio 2016

Arrivederci a #Intanto, con Lucia, il suo caffè e Paolo Conte

Tra le persone che frequentano Intanto, la mostra collettiva di artisti locali organizzata a Fermo all'ex mercato coperto, Lucia Brandoni è una delle più assidue. Un paio d'anni fa ci siamo incontrate spesso soprattutto di domenica, quando la signora degli acquerelli, in genere, passava (credo lo faccia anche adesso che è nonna, ma non ne sono certa) almeno un paio d'ore nell'unico angolo riscaldato dell'immenso ambiente freddo-umido, in compagnia di Patrizia Di Ruscio (organizzatrice con Bibi Iacopini dell'appuntamento natalizio) e di altri amici visitatori/artisti. Quando l'ho vista per la prima volta in abiti borghesi, ve lo confesso, mi ha fatto una strana impressione: perché di Lucia ho in mente due aspetti molto caratteristici.

Il primo: l'alta e snella figura rivestita da tute che le calzano a pennello; il secondo: la scia di profumo di caffè che si espande dalla sua borsa, abbandonata sui materassi sotto la spalliera che di solito usiamo per i dorsali.

Bene: è da ieri che ci penso. A Lucia e al suo profumo di caffè dedico le mie parole di commiato alla mostra collettiva fermana, che chiude oggi pomeriggio (chi non fosse andato, fa ancora in tempo entro le venti di stasera). Approfitto di lei (come se non l'avessi già abbastanza esposta...) anche per un'altra, personalissima, ragione.

Donna dal profumo di caffè è una canzone di Snob, l'ultimo album di Paolo Conte, che giusto oggi, in tempo con l'arrivo dei Re Magi alla grotta di Gesù, compie 79 inverni.
Un bel giorno per nascere, pieno di attese e di speranze per l'anno appena nato.

A lui mille di questi giorni, a Lucia, come sempre, grazie, e a voi che passate di qua?
Ad maiora, naturalmente. Buon anno, amici.


Lucia Brandoni, la signora degli acquerelli