lunedì 24 giugno 2013

Che gatti... il booktrailer!


Ed eccolo qua, finalmente!
Sto parlando del booktrailer di "Che gatti", il libro nato, come chi mi segue sa, grazie al workshop sull'autoproduzione del libro fotografico organizzato lo scorso anno da Daniele Cinciripini e Demetrio Mancini.
All'inizio era solo un lavoro privato, in seguito si è trasformato in un progetto da condividere con un pubblico per il momento in buona parte ancora potenziale.
Dietro non c'è un editore, ma una tipografia (La Nuova Stampa di Offida, un bellissimo paese in provincia di Ascoli Piceno) e soprattutto il raffinato progetto grafico di Maria Loreta Pagnani (Elp design), la professionista che ho conosciuto durante gli incontri del workshop, che mi ha dato (e continua ancora) una notevole mano nel rendere il mio lavoro (sì, lo dico apertamente) un piccolo gioiello.
Si tratta di una storia, di quelle minime, come piacciono a me, lieve e insieme profonda, destinata a chi ama i gatti, ma in generale gli animali, i soli compagni di vita che non chiedono in fondo se non di essere amati (viziati!). Gli unici che possono farci stare meglio semplicemente guardandoli.
Ieri ho letto una mirabile pagina di Pastorale americana di Philip Roth, dedicata all'infanzia della piccola Merry, una dei protagonisti di questo capolavoro assoluto, prima che le piombasse addosso un triste e violento futuro.
Roth ne paragona la perfezione del piccolissimo corpo a quella dei felini, i piedini tondi, la postura morbida. Mi ha molto sorpreso. Come già ho scritto una volta, infatti, non ho mai pensato ai miei piccoli amici come a dei sostituti dei figli che non ho, bensì a degli alleati speciali nella vita.
Eppure, capisco che la tenerezza che i gatti suscitano in certi momenti possa ricordare la dolcezza dei primi anni, la nostra e quella dei piccini umani con cui abbiamo a che fare. Certe volte, lo ammetto, i nostri due quadrupedi, ma anche gli altri che incontro per strada o in casa d'altri, mi fanno pensare effettivamente ai miei nipoti. La perfezione è indubbiamente analoga. Poi, naturalmente, entrano in gioco altre questioni. Io con i gatti parlo, ma è piuttosto difficile che mi capiscano (fanno il comodo loro comunque!). I bambini, invece, beh, sono davvero straordinari.
Perché, quindi, comprare il mio libro? Per farsi un pochino di bene. Come? Soffermandosi sui singoli scatti, alcuni piccoli, altri su due pagine, e leggendo i brevi testi che scorrono lungo le 84 pagine che lo compongono, per conoscere un po' più da vicino questo magico, segretissimo, mondo (i miei gatti sono due asociali: non avreste alcuna possibilità di vederli, se mi veniste a trovare!) e forse per sapere qualcosa di più sui vostri gatti e su quelli dei vostri amici e delle ragioni che spingono noi umani a intrecciare relazioni più che stabili con creature così diverse da noi.
E' un piccolo libro sincero, fatto con cura e amore.
Grazie in anticipo a tutte le persone che lo vorranno nella loro libreria.
E grazie ai vostri amici felini, che di certo vi hanno spinto verso la calda copertina rossa e quelle teste addormentate.
:-)
Ad maiora!

5 commenti:

  1. Chi ama i gatti conosce i tanti benefici che essi aggiungono alla vita quotidiana.
    La loro presenza nella casa è portatrice sia di intimità che di educazione alla indipendenza. I gatti insegnano che nelle relazioni si può e si deve essere vicini e nello stesso tempo autonomi. E che è proprio questo uno dei segreti della buona convivenza.
    Lo sanno bene i tantissimi che ne hanno raccontato le vite e le storie. Come la scrittrice inglese Doris Lessing, l’etologo Giorgio Celli, il filosofo del “come vivere” Michel Montaigne che sapientemente osserva:
    “Quando mi trastullo con la mia gatta, chi sa se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei?”
    e ora sarà la volta di sfogliare il tuo libro, per l'ennesimo omaggio a questa specie vivente che ha sapientemente intrecciato la sua viva alla nostra, mantenendo pressochè intatta la sua genealogia istintuale.
    siamo appena tornati da coatesa da due giorni intensi proprio in compagnia del nostra chat noir che in queste settimane farà avanti e indietro como/coatesa/como per alimentarlo come si deve, essendo un gatto a rischio.
    buone vendite. per quanto mi riguarda ne acquisterò 5 per donarlo ai nostri visitatore dell'estate.
    a presto
    paolo ferrario
    di como e coatesa.com

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    1. caro Paolo,
      conosco le tue considerazioni (abbiamo avuto modo di parlare spesso di gatti in questi anni) e dopo aver lavorato al mio piccolo libro, ho scoperto, sempre grazie a te, anche Montaigne.
      Sono convinta che questi piccoli animali migliorino la nostra vita ogni giorno di più: magari anche spingendoci a letture più profonde, a un senso del tempo meno convulso e appiattito sul presente.
      Grazie anche della prenotazione delle cinque copie: vedo di farvele avere quanto prima! buone ore, a presto
      Alessandra

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  2. grazie, ale: ti prego di dirmi anche il costo. i lavoro intellettuale deve essere remunerato, proprio per il suo valore.
    immaginavo che tu già sapessi le mie considerazioni. mi spiace di essere stato ripetitivo. ma il mio limite è che ... "sono sempre io" , con il mio "io minimo"
    anche questo insegnano i gatti: nella ripetitività c'è il loro insegnamento sul come vivere
    ciao

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    1. Carissimo,
      repetita juvant! Il libro costa dieci euro, ma se me ne ordini cinque copie, ovviamente, pagherò io le spese di spedizione.
      GRAZIE di tutto, anche per quanto scrivi sul lavoro intellettuale. Il lavoro, in generale, va sempre pagato, ma su quello fatto di parole, foto e in genere di creatività, c'è ancora troppa gente convinto che possa essere ricompensato anche con un semplice sette più (il voto-tipo dei miei temi scolastici).
      a presto, buona giornata

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    2. benissimo: spediscimeli quando vuoi ed hai tempo e indicami il modo di pagamento. ciao

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